La gita degli allegri Vichinghiby Shelburn Kendermanpublished on the site
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Vladsson Vasilev si guardò intorno, perplesso
- Dove caspita sono ? -
Il posto, a dir la verità, era incantevole, un fiordo dalle pareti spettacolarmente ripide e scoscese, da togliere il fiato. E il verde dei monti tutto intorno si specchiava nell'acqua limpida e trasparente. Sopra di lui un cielo azzurro ed un sole inaspettatamente caldo per essere in Norvegia. Un po' più distante un uomo, vestito da antico Vichingo, stava a pescare con l'aria di chi è piuttosto incavolato, borbottando qualcosa in una lingua incomprensibile... probabilmente italiano.
- Ehi, buon uomo, - lo apostrofò Vladsson, dopo essergli andato vicino - può dirmi dove ci troviamo ? -
L'uomo distolse lo sguardo dal vuoto, e lo rivolse a lui, aprendosi in un largo sorriso
- Oh, Vladsson, finalmente ! Sono Shelburnsson, noi ci conosciamo per lettera e attraverso i dipinti che ci siamo scambiati. E' un vero piacere incontrarti - e, buttando via la canna con noncuranza, si alzò ad abbracciarlo.
- E' un grande piacere anche per me - e dopo i saluti, continuò - ma che ci facciamo qui, dove siamo e perché siamo vestiti così ? -
- Non me ne parlare, caro Vladsson, non me ne parlare ! -
- Su, non fare così, ho bisogno di sapere -
- Quel furfante dell'autore ci ha ficcati nel suo romanzo, come personaggi -
- Siamo nel suo romanzo, davvero ? -
- Lui così fa, prende persone reali e le sbatte nel suo romanzo, senza pietà -
- Oh, che mascalzone ! -
- Puoi ben dirlo, ai maschi aggiunge "sson" ai loro nickname, e alle donne "dottir", e ridacchiando spiega "così sembrano più Vichinghi" -
- Vuoi dire che chiunque può finire nei pericoli di quest'era così selvaggia ed ardimentosa ? -
- Certamente. Senza scrupoli prende un innocente, gli schiaffa un'ascia bipenne in mano, e poi lo sbatte a remare su una nave vichinga nel pieno dell'anno 1031, quello in cui si svolge questa storia. -
- Oh, poveretti. -
- Magari poi qualcuno si diverte a fare il Vichingo, ma con quell'autore, non sai mai che parte ti può ammollare ! -
- E' incredibile -
- Oh, aspettati di tutto. Guarda me, lo sa che odio la pesca, e mi ha schiaffato qui con una canna da pesca in mano, a dar da mangiare ai pesci... a me, fiero e rude guerriero, un metro e ottantacinque d'altezza... - la sua voce sembrava davvero alterata - lasciato qui a farsi prendere in giro da quattro merluzzi furboni ! -
- Ma allora, questa è forse quella storia di cui mi parlasti,
quella sui Vichinghi, basata su ricerche storiche ed un grosso
lavoro di documentazione ? Quella che Shelburn sta
scrivendo su
- Si, si, mica tutta però. Da quella, che si chiama "La battaglia di Hastings" ha estratto la gita lungo i fiumi russi. -
- E come fa, non confonde i personaggi veri con quelli storici ? -
- Per non far confusione, quelli storici li scrive in maniera normale. Gli altri, quelli inventati o presi dal mondo dei lettori, li scrive in grassetto -
- Ah, per questo noi siamo in grassetto ! -
- Si -
- Oh - e qui Vladsson fece un grosso sospiro di sollievo - vedendomi scritto così grosso, temevo di dovermi mettere a dieta ! -
- Ehi, guarda lì, sta arrivando qualcuno ! -
- Cosa, dove, chi ? -
- Là, alcune persone si stanno dirigendo da Solitariosson. Hanno l'aspetto di Vichinghi di Lad. -
- Che significa "Lad" ? -
- "Lad" sta per "letterealdirettore", il sito dove è nata la storia, ed è anche chiamata, con nome più vichingo, "Ladheimer". -
- E chi è Solitariosson ? -
- E' un noto e stimato Vichingo di Lad. E' di Napolistad, come me, ed è famoso per la sua barca, e per le storie che ha scritto su dei viaggi che ha fatto per mare. -
- Ok, ok, sentiamo quello che dicono, ora -
E' una bella giornata da qualche parte nelle terre dei Vichinghi, e qualcuno ha in mente una gita...
- Ehi Sol [ così chiamavano Solitariosson, per brevità ] , tu che sei un esperto di imbarcazioni, vieni a vedere quella che stiamo costruendo per il nostro prossimo "i vikingu" -
- Dove, Ganavionsson ? -
- Terzo fiordo a sinistra... -
- Ci sarà da camminare... e con queste montagne ci vorrà molto tempo -
- No, non ci andiamo mica via terra, pensavamo di andarci con la tua imbarcazione... -
- Ah, ora capisco, furboni... e come mai la state costruendo tanto lontano da qui ? -
- Ci serviva un bell'albero per fare una bella chiglia lunga e tutta d'un pezzo, come si usa da noi -
- Capisco... e per quanti rematori ? -
- Pensavamo duecento... -
- Ma siete matti ? Dove li trovate tanti soldi per costruire una nave così grande ? -
- Beh, in effetti ci siamo limitati ad un equipaggio di quaranta uomini -
- Questo mi sembra più ragionevole -
- Avremmo intenzione di darci un po' al commercio. Sai, un po' d'ambra del Baltico, qualche pelle, un po' di schiavi... -
- Mica vorrete prenderli su Lad , voglio sperare ! -
- No, no, ma non guardarci così storto, in fondo stiamo solo contribuendo al mescolamento delle etnie... e poi, se ci capita l'occasione, vorremmo tentare qualche strandhögg, quegli improvvisi colpi di mano che hanno reso così famosi e temuti noi Vichinghi -
- Uno strandhögg ! E a chi avete pensato, come stafnbùi ? Uomini di grande valore guerresco non ce ne sono poi molti.-
- Noi avremmo pensato a Giancosson , che è un esperto guerriero, oppure ad Hannibalsson ... -
- Sciocchezze, non sono uomini da prestarsi ad atti di pirateria ! -
- Allora, potremmo provare con Shelwulf... è un po' invecchiato, ma al momento non mi viene in mente nessun altro. -
- Certamente ci sono guerrieri più validi, su Lad , ma trovo difficile che accettino di fare i pirati. Shelwulf non potrà rifiutarsi... ma, voi lo vedete come un tipo deciso e spregiudicato ? -
- Ci proviamo, "chi non tenta non mangia noci", si dice al mio Paese -
Il gruppetto si avviò verso il capanno di Shelwulf , mentre si era alzato un vento freddo e pungente, nonostante la bella stagione
Arrivati a pochi passi sentirono una voce tonante che cantava a squarciagola una canzone del folclore vichingo
("A MaredelNord", DiGiacomosson e Tostisson )
- "Quanno spónta la luna a MaredelNord,
pure li Vichinghe nce fanno a ll'ammore...
Se revòtano ll'onne de lu mare del Nord:
pe' la priézza (=allegria) cágnano culore...
Quanno sponta la luna a MaredelNord.
A MaredelNord ce sta nu drekki (=drago):
la passiona mia ce tuzzuléa...
Lui ringhia, i' ce fracasso l'orecchi,
s'immerge e pe' sotto murmuléa...
A Marechiaro ce sta nu drekki.... -
Ma il suo canto fu interrotto da Sol
- Statte zitto, Shelwulfì , ca ll'aria è doce!... -
- Sto lavorando, per questo canto ! -
- Abbi pietà di noi ! -
- E va bene, che volete ? Entrate, dunque -
Entrarono e trovarono il rude guerriero seduto al telaio verticale, che era appoggiato obbliquamente contro il muro
- Stai tessendo ! -
- Sto procurandomi il denaro. Vi devo forse ricordare che da noi Vichinghi, tutti, uomini e donne, filiamo il vadhmàl, così caldo, impermeabile ed eccezionalmente resistente... e lo usiamo come moneta ? -
- Si, si, lo sappiamo... volevamo invitarti ad una spediziò.... una vacanza estiva per l'Europa, con acquisti... ehm... a prezzi molto convenienti -
- Seee, seee, ho capito cosa avete in mente, e la mia risposta è no. Ormai mi sono convertito e non faccio più queste cose ! -
Data la reazione piuttosto decisa, il gruppetto non insistette, ma si allontanarono mentre qualcuno mugugnava
- Non c'è più (la vecchia) religione ! Si stanno imborghesendo tutti... dove andremo a finire ? -
Non avevano fatto che pochi passi, che Shelwulf gli corse dietro
- ...ehi, ehi, aspettatemi ! -
Lucontesson ebbe un lampo negli occhi
- Ehi, allora ci hai ripensato ! Si va "i vikingu" allora, a far bisboccia giù per l'Europa ! -
- Calma, calma, la mia amica Randagiadottir mi scriveva che alcuni nostri amici, Netvikingsson, Manusson ed altri hanno accumulato un po' di belle pelli, e le vorrebbero andare a commerciare sulla via che da Birka porta al Mar Nero... che ne dite se ci uniamo a loro ? Sapete di questi tempi i commerci sono pericolosi, e l'unione fa la forza. -
- Son pericolosi, sì. Non a caso l'immagine emblematica di noi Vichinghi è con in mano una spada... -
- ... e una bilancia per le monete spezzate nell'altra ! - completò Ciancesson
Wehalidottir , che arrivava giusto in quel momento, e non aveva ben capito di cosa si parlasse, si informò
- Chi ha spezzato le monete, e perché ? -
- Calma, calma, cara Wehalidottir - la rassicurò allora la sua amica Cynthiatortir - E' assolutamente normale. Sai, noi Vichinghi ci fidiamo poco delle monete che si usano in giro, anche perché navighiamo per rotte così lunghe ed avventurose, e quindi ci interessa solo il peso delle monete, e quando non è preciso, spezziamo le monete per fare il peso giusto -
- Ma davvero ? -
- Proprio così. -
Intanto Oldonesson volle fare il punto della situazione
- Dunque, chi vuole venire con noi sarà bene accetto. Ci riuniremo a Birka, ed ognuno pensi al suo bagaglio personale. Siamo l'unico equipaggio che abbia con sé delle Vichinghe, perché siamo Vichinghi di Lad , ma cerchiamo di attenerci a quello che fanno gli altri. Ogni bòndi porti un'ascia, una spada e un coltello, da cui non si separi mai. Gli scudi li metteremo sulle fiancate dello knörr... -
- Oh, siiii ! Sarà estremamente suggestivo, con tutti quei bei disegni e quei bei colori ! - Commentò entusiasticamente Zoradottir
- Avremo qualche giorno, prima della partenza, per catturare qualche pelle di zibellino, martora o scoiattolo... -
- E le volpi azzurre no ? - si lamentò Alariksson
- Si, anche quelle -
- ..e i visoni, gli ermellini, i castori... -
- Ma sì, ma sì, che pignoli ! Cacciate tutto quello che volete -
- Io sono contro la caccia - si imbronciò
Siaminosson - Vorrei dire una sola cosa tra le tante
che mi vengono in mente a proposito della caccia per
divertimento. Ammazzare per divertimento un povero essere
terrorizzato solo perche' siamo grandi e grossi e le cosidette
"leggi" lo consentono e' indegno dell'uomo inteso come creatura
dotata di una capacita' di intendere e volere. Il cacciatore
ammazza per divertimento una parte del Creato e quindi una parte
di Dio stesso. - (fonte:
- Calma, Siaminosson , qui non si parla di caccia per divertimento, ma per commercio, è una cosa diversa -
Ma prima che potesse replicare, venne giù un acquazzone violento ed improvviso, e tutti corsero a ripararsi.
Poco dopo, riuniti intorno al fuoco, ripresero le discussioni sul viaggio
- Oldonesson , ma dove si trova questa Birka ? -
- Nei pressi di una città che non esiste ancora - intervenne Magosson Dellestell, alzando lo sguardo da un librone di incantesimi e spigolature romane - e che un giorno sarà la capitale della Svezia, Stoccolma.
una bellissima città costruita su tantissime isolette. -
- E il nostro itinerario quale sarà ? -
- Partenza, dicevamo, da Birka.
Poi, attraversato il golfo di Finlandia, dove potrete ammirare Vyborg,
raggiungeremo San Pietroburgo,
e da lì, risalendo il fiume Neva, il lago Ladoga, e lì faremo sosta ad Aldeigjuborg... -
- Aldeig... ché ? -
- E' il nome norreno. In russo sarebbe Staraja Ladoga. -
- Ah. -
- Poi ci dirigeremo a Sud, fino al Mar Nero -
- Sarà faticoso. - Brontolò Shelburnsson , versandosi un po' di birra nel corno che usava per bere. Bevve tutto d'un sorso, perché il corno non si poteva poggiare senza che si versasse la birra.
[ A volte gli amici di Shelburnsson prendono parte alla storia non solo come personaggi, ma come co-autori ... questo è un pezzo scritto da Cinziatortir. Per evitare confusione, questi brani saranno indicati in modo chiaramente ]
[ autore: Cinziatortir ]
Uhm... Cinziatortir guardò l'amico Shelburnsson tracannare la birra dal suo corno cavo di mammuth e pensò che. per il bene della spedizione, avrebbe al più presto dovuto sostituirglielo con uno di rinoceronte.
Probabilmete il Drakkar ne avrebbe tratto beneficio e la rotta sarebbe stata meno circonvoluta...
[ autore: Shelburn Kenderman ]
- Eh no ! - urlò Shelburnsson, sconcertato - qui qualcuno mi ha sostituito il corno. Non vale !!! -
- Che c'è, che c'è, caro Shel [ abbreviazione di Shelburnsson ] , qualcosa che non va ? - cercò di calmarlo Rossanadottir
- Avevo un bel corno, hic, grande grande, in cui bevevo molto moderatamente, hic... -
- Ne sei sicuro ? -
- Beh, sai com'è, questi corni sono simpatici per berci la birra, hic, ma hanno un piccolo difetto, hic... non sai mai dove poggiarli, perché non si reggono in piedi, hic, e così quelli versano, e io, non potendolo poggiare da nessuna parte, bevo, hic, ecco... -
- Ma chi ti fa questo, poverino, chi ? Chi ti versa continuamente da bere ? -
- Vinosson, C'ha-rhum-sson ... -
- Volevi dire Charunsson, naturalmente ? - [ "Charunsson" è un amico di Shelburnsson ]
- Insomma, ho alzato un po' il gomito, stavolta, hic ! -
- Non me ne ero quasi accorta ! -
- Vero ? Io reggo l'alcool benissimo, hic ! Guarda come porto lo knörr con sicurezza ed eleganza, hic... guarda come passo con scioltezza e precisione in mezzo a quei due knerrir [ =plurale di "knörr" ] ... ehi, che fate ? Ma che diamine... che modi ! -
- Non te la prendere, Shel, Solitariosson è intervenuto a fin di bene, e tutti siamo più sicuri e tranquilli se è lui a stare al timone. -
- Va bene, va bene, Sol è un'amico... e poi adesso che è venuto col suo fratello gemello... pilotano assieme... che carini... mi sento anch'io più sicuro, hic ! -
- Ehi, amico, permetti che mi sieda vicino a te ? -
- Ma certo, Viaspinasson , come te la passi ? -
- Bella festa, bella gita, in mezzo a tutte queste isolette, Birka è un posto fantastico, anche se un poco freddo. -
Un'ondata più violenta investì Shelburnsson e Viaspinasson
- Ehi, che acqua fredda ! -
- Una vera doccia fredda... beh, per lo meno mi ha reso più lucido... sai, avevo bevuto un po' troppo -
- Non si notava affatto -
- Il fatto è che questi knerrir imbarcano acqua facilmente ! -
- Eh sì, da questo punto di vista sono una vera schifezza - Viaspinasson rise amaramente, asciugandosi con lentezza il viso bagnato di acqua fredda e salata. Poi, guardando con desolazione gli abiti inzuppati e fradici, continuò
- ...eppure dobbiamo essere grati, noi Vichinghi, a queste imbarcazioni che ci hanno permesso di dominare in questi anni la scena mondiale -
- Si, un vero gioiello tecnologico, questo knörr - concordò Ciancesson , mentre Higgisson svuotava il suo corno osservando ammirato le tante isolette intorno
- Ma... non vedo Netvikingsson - si stupì Nurglesson
- Si è messo d'accordo con Comuthacombenatusson per incontrarsi a Manceastre, dove pare ci sia qualcosa... non ho ben capito, un torneo, o qualcosa di simile... mah ! -
- Manceastre ? Vuoi dire, forse, Mamecaestre ? -
- Ma no, quello è il nome antico, e prima ancora i Romani chiamarono quel villaggio Mamuciam, per via di una collinetta che assomigliava... insomma... a una... sai... diciamo, al petto di una bella donna... -
- Mamuciam, eh ? Brrr!, un posto per Briganti ! -
- Si, così si chiamava la tribù celtica che popolava quelle zone. -
- Oh, poveri Netvikingsson e Comuthacombenatusson, non saranno in pericolo, allora ? -
- Nessun problema, l'Inghilterra in questo momento, nell'anno 1031, è saldamente in mano al nostro amico fidato re Canuto il grande -
- Allora posso tranquillizarmi ! - esclamò Dodidottir, con un sospiro di sollievo.
[ autore: Shangdisson ]
Caro Shel, pilucco qua e là da un libro sulla tecnologia nel medioevo che ha comunque attinenza con ciò che vai molto simpaticamente raccontando: davvero dovevi fare lo skaldo!
nel ix sec. arriva in europa dalle steppe dell'asia la staffa da cavallo. Per primi ne fanno uso i franchi, impegnati in una mortale resistenza contro i dilaganti mori di al-andalus.
Grazie alla sella, arrivata dalle steppe dell'asia nel i sec. e alla staffa, il cavaliere, fermamente piantato sul cavallo, diventa il fulcro dell'esercito, specie dopo aver sviluppato la lunga lancia tenuta stretta sotto al braccio: tramonta l'ideale germanico che ogni uomo libero è un soldato! soldato vero è solo chi può permettersi almeno 2 cavalli!
I grossi cavalli, che debbono sostenere cavaliere e suo equipaggiamento, mangiano tanto e non solo biada ma anche avena. carlo martello, carlomanno e pipino confiscano grandi tratti di terre ecclesiastiche per darle ai loro nobili, che, dovranno fornire al re nobili soldati a cavallo (i nuovi cavalieri!): inizia così quello che chiamiamo feudalesimo. l'europa continentale diventa importante, rispetto a quella mediterranea, grazie all'invenzione dell'aratro ricurvo che, diversamente da quello romano, taglia e rovescia le zolle pesanti e semigelate del nord. Grandi aratri (ploh, plug, plough, Plinio: plaumorati, cioè ploum raetiae) guidati da 8 buoi rompono finalmente le zolle del nord. ma i contadini singolarmente non possiedono 8 buoi. allora si formano dei nuclei, del tipo dei mir russi, che democraticamente arano insieme e insieme decidono cosa piantare. notevole aumento della popolazione dell'europa continentale. i franchi, grazie al nuovo sistema di guerra a cavallo, bloccano i mori. L'arrivo dell'aratro in danimarca/svezia causa un drammatico aumento della popolazione: i vichinghi saccheggiano l'europa e non solo. i normanni di francia imparano la nuova tecnica di combattimento, basata su un cavaliere catafratto, saldamente montato al suo cavallo, grazie a sella e staffa, e in possesso di uno spadone e una lanciona. I normanni sbarcano in inghilterra e si scontrano con angli e sassoni a Battle, vicino Hastings: gli anglosassoni sono numericamente più forti ed hanno il vantaggio della posizione, ma lo scontro è tra la guerra del vii secolo e quella dell'xi secolo. I pedoni anglosassoni con arco e piccolo scudo rotondo si fronteggiano con i cavalieri normanni che hanno lunghi scudi, lunghe lance e lunghe spade e sono fermamente ancorati al cavallo, grazie alla staffa e alla sella: chi vincerà?
[ autore: Shelburn Kenderman ]
Shelburn Kenderman stava ringraziando Wehalidottir, per i complimenti che gli aveva fatto, quando vide la lettera di Shangdisson e rispose
.... caro Shangdisson, sei andato da Magosson Dellestell e hai sbirciato nella sua palla di vetro (=monitor), eh ?
E come faccio a risponderti, io che sono ancora al 1031, in attesa che Polifilosson [ mio corrispondente dalla Spagna ] mi informi sulle vicende di Spagna ?
Comunque si accettano scommesse su come finirà la battle a Battle [ il posto preciso in cui realmente ebbe luogo la battaglia di Hastings è chiamato ora "Battle" ]
... però, NON BARATE ! Via tutta quella gente dalla casa di Magosson Dellestell, e non consultate oracoli, cartomanti, maghi vari ed ogni tipo di chiaroveggenti da strapazzo !
Che io vi controllo, eh !
[ autore: Magosson Dellestell ]
Io ci provo a tenerli fuori della porta. Ma quando sonnecchio, pardon, rifletto, quello strano essere reincarnato in Titinokottur li fa entrare.
[ autrice: Emmegidottir ]
Mago! Pensavo ti fossi "accorto" che Titinokottur e la sua padrona erano "morti" ...da mò!
[ autore: Magosson Dellestell ]
Puo' esse', ma c'è sempre la possibilità che una sia diventata uno spirito guida del Mago e l'altro un cacacazzo di spiritello animalesco, brutto, spelacchiato e dispettoso.
[ autore: Shelburn Kenderman ]
- In attesa della partenza per l'isola di Gotland...
...mentre tutti i naviganti si apprestano a salire a bordo, vi ammollo una specie di barzelletta... e non tirarmi per il braccio, Cinziatortir , su... dunque, dicevo... non proprio una barzelletta... più che altro una freddura, in verità... -
- non sarà mica quella del martello del dio Thor ! ? - si informò Camilladottir , giustamente inorridita
- Si, proprio quella... -
- ma è orribile, non fa assolutamente ridere ! -
- lo so, lo so, ma tanto per intrattenere gli amici, mentre aspettiamo di imbarcarci per l'isola di Gotland... e basta, Cinziatortir , lasciami raccontare ! ... la nostra meta, come sapete, non è Visby...
ma Paviken
-
- ma non andiamo a Paviken, Shel ! -
- Come no ? Leggi qua
lo vedi che Paviken è un importante centro commerciale dei tempi vikinghi ? -
- ma noi andiamo nella "grande città" ! -
- ...la grande città ? -
- si, Mikligardhr, la grande città, appunto, in norreno. -
- e non hai un quadro, un disegno, un dipinto di questa grande città ? -
- ma certo, eccolo:
questa sì che è una bella meta, no ? -
- Ma allora tutta questa gente è lì che vuole andare ? -
- Ma certo, attraverso San Pietroburgo, come dicevamo, il fiume Neva, ecc. ecc. -
- Va bene, e quando si parte ? -
- Appena abbiamo finito di caricare -
- Allora faccio in tempo a dirvi la mia battuttaccia ! -
- Noooo ! Per carità ! -
Ma Shelburnsson fu duro ed inflessibile e volle a forza ammollargliela... i naviganti sensibili vorranno perdonarlo... spero
- Dunque, dunque - iniziò tutto allegro il grosso Vichingo, come se stesse raccontando una storiella divertente - voi sapete tutti che il dio Thor è noto per il suo magico martello... bene, un giorno Freya gli chiese di appendere un quadro di dirigenti... cioè, volevo dire di timonieri, con le loro belle vele spiegate, e dai una martellata qua (e ad ogni martellata, seguiva un terremoto), e dai una martellata là... non ti becca il ditone divino ? Proprio quel pollicione beneamato, il preferito tra tutte le dita ? "E che caspita !" urlò il buon dio della religione antica, "Questo pollicione mi dà molto dolore !" -
- Era così educato e compito, questo dio dei Vichinghi ? -
- A dir la verità, sembra che bestemmiasse come un carrettiere turco incavolato nero... ma lascio a voi immaginare quello che veramente urlò, mantenendosi il dito -
- Ma gli dei della mitologia nordica non avevano qualcuno che li curasse ? -
- Beh, questa è una barzelletta, e quindi, essendo tale, la sua rispondenza storica lascia a desiderare, per cui dirò tranquillamente che fu portato al pronto soccorso -
- Al pronto soccorso ? ... un dio, come lui ? ... e che gli hanno fatto ? -
- Un bel "Dei Hospital " ! -
... e qui, come se avesse detto una cosa da ridere, si accasciò per terra, ridendo come un matto e tenendosi la pancia dal gran ridere... Viaspinassonlo guardò con sufficienza, alzò le spalle e se ne andò mormorando
- Madre mia ... madre mia vichinga ! Cosa ci tocca sopportare ! -
[ autore: Cinziatortir ]
Che ci volete fare? - sussurro' agli altri Cynthiatortir - ci e' toccato in sorte questo e ce lo teniamo!
Che poi insomma, quando non e' in vena di battute, la nave riesce a procedere abbastanza spedita. -
- Il francobollo lo mettiamo sulla fiancata? - Urlo' Viaspinasson
- E te pareva? - penso' Cynthiatortir - le disgrazie non vengono mai sole ! -
[ autore: Shelburn Kenderman ]
Qualche giorno dopo:
[ autore: Cinziatortir ]
- Comandante, dovremmo cambiare indovino... quello che abbiamo non riesce a vedere piu' in la' del suo naso - Disse Cynthiatortir scuotendo Shelburnsson che russava profondamente sulla tolda...ma visto che proprio non le riusciva di farlo tornare in se' gli infilo' in bocca un'aringa salata.
[ autore: Shelburn Kenderman ]
- Bona, sta aringa salata... se ne puo' avere un'altra ? -
- ma che casp... - ma la risposta di Cinziatortir fu interrotta dall'url ( ) gioioso di Ilariadottir
- Terra, terra ! -
- Eh eh ! - ridacchio' furbescamente Mago Dellestell, respirando a pieni polmoni la fresca aria pulita, odorosa di mare - voglio proprio vedere come chiamerai quel villaggetto laggiu'... visto che siamo solo nel 1031... e una profezia, invece, della chiaroveggente Nostraevadottir preannuncia che in questo luogo, nel 1703, lo zar Pietro il Grande fondera' una bellissima citta', che verra' chiamata San Pietroburgo. Eh, allora ? Come la chiami, eh ? Come la chiami ? -
- ...e che me ne frega ? Lo chiamero' Saint-Petersburg lo stesso, cosi' almeno capiranno i Vichinghi di Lad ! -
Ma a queste parole salto' su Oldonesson , sbottando:
- Ilariadottir , se dicessi che mi sei molto simpatica farei certamente violenza alla mia onesta' intellettuale
Pero' riesci a stuzzicarmi un minimo di senso paterno per cui ti posso dare un consiglio che e' dettato dalle migliori intenzioni di salvaguardia nei tuoi riguardi:
per favore, calmati un po'!!!
Specialmente, stai un po' zitta sugli argomenti che non capisci.
E' normalmente buona norma ascoltare prima gli altri e capire bene i loro argomenti, prima di osare proporre una propria opinione.
Sono stato chiaro? -
( fonte: lettera 883 di Oldonesson , dagli archivi di Lad )
Lei lo guardo' con aria indispettita, e replico'
- Mi sembra che tu abbia straparlato. Non riesco a capire da dove ti venga fuori questa rigidezza mentale
Deformazione professionale? - ... e termino' queste parole facendogli delle boccacce, mostrandogli la lingua e allontanandosi con fare deciso, tanto che dovette intervenire lo stesso Archangelsson, insigne ed autorevolissimo decano di Lad, per calmare un po' gli animi
- Su, su, facciamo questa benedetta sosta in questo piccolo villaggetto, che' domani dobbiamo proseguire sul fiume Neva
un fiume breve, ma ricchissimo d'acqua. -
- Almeno non soffriremo la sete ! - Sospiro' Pipposson , osservando sconsolato il suo corno vuoto.
- Poi raggiungeremo il lago Ladoga, - continuo' Archangelsson imperterrito - un lago grande quanto il Veneto
Ma soprattutto, mi raccomando, non fate brutte figure proprio ora che si e' appena unita a noi una nuova Vichinga, Trinitydottir . Cercate di andare d'accordo e non fatevi riconoscere subito. -
Ci fu un vasto mormorio d'assenso e subito si misero a fare i preparativi per lo sbarco. Trinitydottir dormiva beatamente, e Clemente Ugvalsson si preoccupo' di svegliarla, per le operazioni di sbarco.
La giornata volgeva al termine, e nel cielo crepuscolare splendeva una Luna molto luminosa e brillante. E mentre le tenebre incominciavano ad infittirsi, nel cielo apparivano sempre piu' stelle. Nel silenzio rotto solo dal canto di qualche gabbiano, si udivano solo gli incitamenti di Solitariosson ai volontari che tiravano l'imbarcazione in secco.
[ author: Shelburn Kenderman ]
Indiksson e Pipposson si stavano entusiasmando per le prospettive del favoloso viaggio...
- Oh, che posti, che gita straordinaria ! Non vedo l'ora di percorrere il Volga verso sud... -
- E abbuffarci di caviale... che poi sia Beluga, Asetra o Sevruga, per me va bene uguale, scegliete quel che vi pare... non pongo limiti, eh eh ! -
- ... towards South, I was saying, towards Bulgar,
città che sorge alla strategica convergenza di strade percorse dagli abitanti del misterioso Bjarmaland, fonte di saghe leggendarie che raccontano le avventure più meravigliose... che emozione ! -
- E potremmo, poi, proseguire verso sud, dopo Bulgar, sempre lungo il corso del Volga, fino al mar Caspio ! -
- E che Caspio ! E che caspita ! Raggiungeremo la città di Itil, capitale dei Khazari, ceneremo con il Khagan Georgius Tzul in persona !... - e rivolgendosi ad un altro Vichingo che si era unito a loro - chissà come sarai contento, eh, Shangdisson ? -
- Calma, calma ragazzi. Ma di quale Georgius Tzul andate parlando !? -
- ...ma il khagan dei Khazari, naturalmente ! Non sei tu il conoscitore di questo popolo, che possiede così tanto argento arabo, famoso per il commercio del miele e della cera... e degli schiavi, ogni tanto ? -
- Cari amici, vedo che non siete informati, eppure sono già quindici anni ormai, che dall'ormai abbastanza lontano 1016, Georgius Tzul è stato catturato da una armata composta dalle forze riunite dell'imperatore bizantino Basilio II, e di Sfengus, fratello del Gran Principe di Kiev, Voldemir, o Vladimir, che dir si voglia. La Khazaria ha perso l'indipendenza e i territori di Crimea e Taman ! -
- Mio dio, com'è possibile ? Sembrava un... eh, beh, questo non me lo aspettavo proprio ! -
- Non si pu&aorave; proprio dar affidamento a nessuno di questi tempi, eh ? - mormorò sconsolato Pipposson , scuotendo la testa.
[ author: Cinziatortir ]
Cinziatortir guardò con disgusto la palandrana del mago, tutta piena di "frittelle", poi si avvicinò a Shelburnsson e gli chiese cosa volesse per cena, visto che le aringhe in cambusa erano finite e che Solitariosson era partito immantinente per una nuova luna di miele, e si era portato via anche la scorta dell'ambrato dolcificante
[ author: Shelburn Kenderman ]
Dopo aver abbandonato il villaggetto in fondo al golfo di Finlandia...si, quello che il mago dice che diventerà una grande e bellissima città, risalirono la Neva, prima verso sud e poi verso nord fino al lado Ladoga, dove il mago cercava una fortezza
- Si chiama Petrokrepost', sta proprio nel punto in cui inizia la Neva, non possiamo non... ah già, e uffa, e che diamine, "krepost'" vuol dire fortezza.... anche questa non è stata ancora costruita... uffa, non è possibile, vuoi vedere che dobbiamo rifare la gita nel terzo millennio ? -
- Calmati, mago, e guarda che bei paesaggi...-
Dopo un po' videro un'isoletta
- Come si chiama quest'isoletta ? - S'informà Rossanadottir tutta volenterosa d'imparare
- Oh bella, è segnata sulla carta, ma non ha un nome -
- Se guardi bene è un arcipelago. Si vedono almeno tre isole -
- E vedessi quante ce ne sono nella parte nord del lago, Balaam, Mantsinsari, Lukkulansari, e tante altre... eh sì, questo lago è pieno di isolette -
- Le andiamo a vedere ? - chiese Camilladottir speranzosa
- No, sono troppo a nord, noi, passato il villaggio di Kobona, raggiungeremo, per oggi, il villaggio di Ligovo, passando tra la costa e quell'isoletta che vedi laggiù, e di cui la nostra carta non riporta il nome -
- Uhm, è ancora molto lontana. -
Il giorno seguente, superato capo Voronov, raggiunsero la foce del Volkhov
- Oh, bene, da qui raggiungeremo il villaggio omonimo, Volkhov, e passando per Kirishi e per Chudovo e Gorodok, raggiungeremo Hòlmgardhr, cioè Novgorod, cittànuova.... come sarebbe a dire "Napoli", eh eh -
- Infatti "gorod" vuol dire "città" in russo - concordò Shangdisson
- ... e quindi "Gorodok" sarebbe "cittadella" -
- E infatti di "Gorodok" in Russia ce n'è più d'una -
- ... e qui posso anche consultare l'oroscopo,
eh eh ! - ridacchiò il mago divertito notando l'espressione stralunata di Dodidottir
- Ma dove ci vuoi portare ? - protestò - "Volk" vuol dire "lupo" e quindi "Volkov" è certamente una zona di lupi, brrr, tu sei proprio matto ! -
- Ma quali lupi ! Non è "Volkov", ed avresti ragione, ma "Volkhov", che vuol dire villaggio dei magi, e l'ho incluso nel nostro itinerario per le insistenze del mago -
il Mago Dellestell approvò soddisfatto
- Sissignori, trattenete il respiro, che stiamo per raggiungere una zona magica ! -
- Ma ci vuole ancora molto per questo Volga ? - protestò Dragonsson
L'imbarazzo di Shelburnsson era evidente
- Beh, sai com'è... ci pareva che forse, seguendo il Volga, si andava troppo a est, e non sappiamo bene come stanno le cose, potrebbe essere pericoloso.... così abbiamo scelto una via più occidentale, più tranquilla e conosciuta, e passeremo per la favolosa Kœnugardhr, quella che gli Slavi chiamano Kiev -
- Dove sono al potere i nostri amici Væringjar, o se volete Variaghi o Vareghi... i Vichinghi svedesi, insomma. -
- Anche a Hòlmgardhr-Novgorod comandano loro -
- Almeno ci capiremo - sospirò Dodidottir - che a me questo slavo riesce difficile da capire -
- Si, ma dobbiamo far presto, perché noi Vichinghi facciamo fin troppo presto ad integrarci con la gente del luogo, e tra poco non ci capiremo tra noi, perché i Vichinghi che vivono a Kiev parlano ormai quasi esclusivamente lo slavo -
- Si questo ce l'avevi già detto -
Cattivosson non sembrava convinto
- Ma allora, niente caviale del Volga, eh ! -
[ author: Shelburn Kenderman ]
Il tragitto fino a Hòlmgardhr-Novgorod fu tranquillo ed allietato dalla pesca fortunata di Solitariosson e Luposson Solitario. L'imbarcazione scivolava nelle acque fredde e limpide senza far rumore, in un silenzio maestoso rotto ogni tanto dai battibecchi tra Lupettsson e Zaquinisson , e fra tanti altri simpatici gitanti, mentre ogni tanto scoppiettavano le risa di Ilariadottir all'ultima battuta di Viaspinasson.
Quando finalmente si giunse a Novgorod, l'atmosfera si fece più elettrizzata del solito. Tutti volevano vedere la città. E dato che Novgorod significa Napoli, pretendevano di mangiare pizza, spaghetti con le vongole e sfogliatelle, con gran perplessità e sbigottimento dei nativi.
- Beh, visto che stiamo a Napoli - esordì Cattivosson - voglio un pranzo del folclore partenopeo... una cosa tipica, insomma -
- Allora mi permetto di consigliare un bel piatto di agnolotti al tartufo - consigliò Mishasson
- Al tartufo, e dove lo trovo ? -
- Visto che siamo a Napoli (Novgorod) basta fare come Shelburnsson , andiamo la mattina presto a cercare tartufi a piazza Plebiscito... che poi sul tardi si alzano tutti gli altri e non li troviamo più -
- Ma che dici ? Sei sicuro ? -
- E prova... o preferisci i tarufi del Vomero? -
- A me questa mi pare proprio una... beh, lasciamo perdere. Comunque, se è come dici,ormai è troppo tardi per trovare i tartufi a Piazza Plebiscito -
- Ma dai ! Ci ho già pensato io al tartufo, lo avevo da parte. Piuttosto pensiamo agli agnolotti. -
- E come si cucinano ? - si interessò Gegeadottir
- Allora, dopo che Montalbanosson avrà pulito a dovere il tartufo, con uno spazzolino ed uno straccetto inumidito,
Dodidottir, Zoradottir e Cinziatortir metteranno la farina sulla spianatoia, aperta a cratere... -
- Ah, ecco dimostrato che è un piatto tipico partenopeo ! .... "aperta a cratere" ! Prende ispirazione dal Vesuvio, eh eh -
- Infatti. Dunque, dicevo, Paperogasson e Maldestrosson sgusceranno le uova...-
- Perché noi ? -
- Ehi, non incominciamo con le defezioni, se no niente pranzo oggi... su, poche storie ed armatevi di coltello, che, da bravi Vichinghi, lo dovreste avere già sempre con voi. - Mishasson si guardò in giro, e si passò la mano sui capelli, come se volesse recuperare la concentrazione.
- Ma quante uova dobbiamo sgusciare ? -
- Tre uova ogni sei persone, tutte le quantità sono per sei persone, poi moltiplicate per quanti sono -
- ok -
- ... aggiungete un bicchiere di acqua tiepida e iniziate a lavorare, prima con la forchetta... -
- ma quale forchetta?... non l'hanno ancora inventata ! -
- Oh, caspita... insomma, arrangiatevi... fatelo con le mani, allora, fino ad ottenere un impasto liscio e compatto, che coprirete con una ciotola grande, e lascerete a riposare per un po' di tempo, mentre, nel frattempo, Robertadottir vi racconterà una delle sue storie. -
- Ma il ripieno, come lo faremo ? -
- Sciogliete in una casseruola due riccioli di burro, e poi ci rosolate centoventi grammi di lombo di maiale e centocinquanta grammi di polpa di vitello, umettandola con acqua tiepida, o, meglio ancora, con del brodo. -
- E quando i pezzi di carne saranno cotti, che facciamo ? -
- Spegnete il fuoco, lasciate raffreddare e quindi tritate la carne con ottanta grammi di prosciutto. Questo macinato che avrete ottenuto lo mettete in una ciotola capace, e lo amalgamate con sessanta grammi di grana padano grattuggiato... -
- E lo troviamo, il grana, a Novgorod ? -
- Se non lo trovate, va bene anche il parmigiano -
- Ah, sì. -
- ...aggiungete circa metà del tartufo e le uova, sale e pepe e lavorate con cura. -
- Quanto sale, e quanto pepe ? -
- la giusta quantità, che non sia né salato, né insipido, e che il pepe si senta ma non copra gli altri aromi -
- Ah... - Paperogasson , poco convinto, dette un'occhiata disperata a Maldestrosson , che gli rispose con una sconsolata allargata di braccia, mentre Mishasson continuava imperterrito
- Non ho capito una cosa... le uova le debbo mettere nel ripieno o nella pasta ? -
- Alariksson , non sei stato attento, eh ? Tre uova nella pasta ed una nel ripieno, naturalmente. Dunque, riprendiamo... anzi, riprendete la pasta e spianatela in una sfoglia sottile -
- Ci vorrebbe uno strumento adatto... -
- Puoi spezzare una lancia e usarne un pezzo, dopo averlo ben lavato, per spianare la pasta... è un po' rimediato, ma dovrebbe funzionare come matterello -
- A me pare che sei tu ad essere matterello... quasi quasi potremmo usare te per spianare la pasta - ridacchiò Maldestrosson , ma si beccò una cucchiaiata in testa da Camilladottir , e si stette zitto
Mishasson intanto non aveva nemmeno badato a questa interruzione
- Tagliate la sfoglia. Una metà la arrotolate e la coprite, così si mantiene morbida. Sull'altra metà depositate tante nocciole di ripieno, ad una distanza di tre, quattro centimetri, ben allineate. Poi prendete l'altra metà e ricoprite il tutto. Poi con uno sperone a forma di stella ritagliate tanti agnolotti quadrati, avendo cura che i bordi siano saldati.
Lessate, infine, questi agnolotti in abbondante acqua salata. Appena vengono a galla, scolateli e serviteli irrorandoli con burro fuso, e lamelle sottilissime di tartufo. -
- E allora, buon appetito, o, come dicono qui a Novgorod, prijatnogo appetita ! (pronuncia: "prijàtnovo appetìta") -
[ author: Shelburn Kenderman ]
Vyborgsson era sconvolto
- Che disgrazia ! Che lutto indicibile ! Che dolore immenso ! -
- Che ti è successo, Vyborgsson ? -
- Non lo sai, Nurglesson ? ... è morto ! -
- Ma chi ? -
- Archangelsson -
- Ma che dici ? Non posso crederci -
- Eppure è così -
Star Dashdottir era rimasta senza parole...
- Me lo aspettavo - si intromise Fra Poncinosson - si deve essere entusiasmato, ed è andato a "far spesa" alla moda vichinga... pagando a colpi d'ascia e di spada. Ma avrà trovato pane per i suoi denti. Venite qui, amici, e preghiamo per i suoi peccati -
- Del resto, alla sua età, non è il caso di mettersi a fare delle razzie... -
- ma quali razzie ! Archangelsson non ne era il tipo; un Vichingo così gentiluomo e signorile.... per carità, non era da lui. -
- E allora, chi lo ha ucciso, i briganti ? -
Vyborgsson ebbe un momento di esitazione, come se il pudore gli impedisse di parlare... poi mostrò una pergamena
- Ho qui una lettera, [ author: lla moglie... -
- Come fai a sapere che sia di sua moglie ? -
- L'ha scritto lui stesso, su Lad -
- Beh, allora.... Ma fammi vedere -
Gli porse la pergamena, quasi con dolore
- Eccola qua:
Lettera quasi originale di Archangelsson
Caro amore mio, compagno della mia vita, ora non ci sei più. Hai voluto, quando non era più il tempo, illuderti di potere fare rinascere i fuochi della gioventù. Hai voluto cedere alle lusinghe di qualche donna (...) e ti sei innamorato come un ragazzino. Credi che non me ne fossi accorta ? Che non avessi notato la tua aria sconvolta, le tue manovre per parlare con lei da un'imbarcazione all'altra uscendo con mille scuse ? (...)
Ho aspettato che ti passasse; ho pensato che forse non avevi avuto in gioventù quelle esperienze e quei fallimenti che poi ti vaccinano per sempre, e ti ho lasciato fare. (...) Cosa potevo fare di più ? Sapevo che sono cose che passano, anche se ero sempre più preoccupata per il tuo impazzimento progressivo.
Poi hai cominciato a uscire per pomeriggi interi, con pretesti generici. E ti vedevo tornare sempre sfinito, con una luce selvaggia negli occhi. E ancora ho taciuto, per salvare quell'ultimo legame che ancora ci univa. Ma vedevo che ti stavo perdendo.
E poi, un giorno, mi hanno chiamato. Ti avevano trovato morto in una stanza di un castello. Un buon castello, complimenti per il buon gusto, ma me, non mi avevi mai portato in castelli così. Eri solo in camera, riverso sul letto, con le coperte e le lenzuola in disordine come dopo una lotta. E non era difficile pensare a quale lotta aveva potuto essere. Lotta greco-romana ? Lotta libera ? O forse il nostro amato sport marziale nazionale: il glima ?
Ti ho portato via, nel nostro capanno. Ti ho cambiato, ti ho lavato, avevi ancora addosso l'odore di lei e dell'amore. (...)
E ora sei lì, sul nostro letto. Finalmente i tuoi lineamenti si sono distesi, hai trovato la pace che avevi respinto per inseguire un sogno di gioventù. Ora sei solo mio, Vichingone mio!
[ author: Wehalidottir ]
Vichingone mio!
[ author: Shelburn Kenderman ]
- Ma allora, prima di proseguire, dovremo seppellirlo con gli onori che spettano ad un uomo del suo rango e della sua importanza ! - commentò Oldonesson , parlando lentamente, con voce grave, come si conveniva al doloroso momento
- Ma non ne abbiamo il tempo ! - si lamentò Higgisson , con impazienza
- Ma che dici ? Se Archangelsson non avrà il suo giusto e dignitoso funerale, tornerà a infestare i luoghi dove ha vissuto, perseguiterà le persone che ha conosciuto... sarà un vero incubo per tutti ! No, dobbiamo seppelirlo con... -
- Mica vorrai fare - lo interruppe Alexsson - come quel tale che seppellì un tizio turando ogni buco, ogni apertura, ogni orifizio... e poi lo murò dentro una stanza chiusa ? -
- Ma quello era in odore di essere un lupo mannaro -
- Non sarà mica stato parente di Maxsson ? - si preoccupò Lauradottir
- Ma che sciocchezze, basterà piantargli un paletto nel cuore e vi assicuro che non si muoverà più ! - sentenziò Dragonsson , con decisione
- Basta, basta, per carità ! - si impose Oldonesson facendo ricorso a tutta la sua autorità per calmare gli animi eccitati
- Dobbiamo seppellirlo, dicevo, con ogni onore ! -
- E cioè ? -
- Trasformeremo lo knörr nella sua tomba, e lo riempiremo di ogni ricchezza e di ogni lusso -
- Ma a che gli servirà tutto questo, da morto ? - protestò Clemente Ugvalsson - Mica ne potrà godere o farne uso, dopo morto ! -
- Forse lui no, ma un giorno dei solerti archeologi troveranno la sua tomba, e, se sarà intatta, tutte le vestigia della nostra civiltà -
- Un messaggio per i posteri ? -
- In effetti sì -
- Beh, d'altra parte vale la pena di fare qualsiasi sacrificio, per Archangelsson . -
Giovannadottir non era convinta
- Si... però, perché seppellirlo, e non depositarlo, invece, sulla nave, farla partire, lenta e maestosa, e darle fuoco ? Immaginate la scena: questa favolosa nave vichinga in fiamme che porta l'ultimo saluto all'eroe immarcescibile... sublime, romantica, indimenticabile scena, in un tramonto di fuoco, e con, sottofondo, le musiche di Morriconisson ! -
- Scena romantica ? Credo di si, ma probabilmente, come funerale, sarebbe molto più celtico, che scandinavo. -
- Eh già !... anche se lui in realtà sarebbe davvero più celtico che scandinavo... -
- Non dimenticare che siamo in un romanzo vichingo, e che diamine ! -
- Ma allora - intervenne Lucontesson - se proprio dobbiamo seguire l'usanza vichinga, dobbiamo anche seppellire viva la moglie, in una grande casa. Gli mettiamo le vesti, i braccialetti d'oro che portava, e anche molti cibi, bevande e monete. Chiudiamo la porta della tomba ermeticamente...-
- E la moglie ? -
- Beh, che volete farci, è l'usanza, no ? La racconta anche Ibn Rusta, che ha frequentato i Varieghi, quelli che lui chiama Rus, e conosce bene queste usanze -
- Sepolta viva ? Non esageriamo, e poi Ibn Fadlan racconta invece una impressionante cerimonia funebre, durante la quale fu sepolta una schiava con il suo padrone morto. Ma non fu lasciata viva, fu strangolata prima. -
- Mamma mia, che impressione ! Io trascurerei questa tradizione, invece, visto che il cristianesimo sta prendendo piede, e le proibisce, e manterrei, invece, quella, molto più allegra, del farci su una solenne bevuta -
- Eh sì, un funerale non è tale, se non ci si beve su - concordò Shangdisson
[ author: Shelburn Kenderman ]
- Di che funerale state discutendo ? - chiese tutto allegro Archangelsson , arrivando in quel momento
L'imbarazzo fu generale, e palpabile... chi si nascondeva di qua, chi tossicchiava di làc... chi faceva finta di aver perso qualcosa...
- Oh, no, niente...- balbettò infine Latobdottir
- Ehi, ragazzi, ma che sono queste facce ? Sembra che abbiate visto un fantasma. -
- Ma quale fantasma ! ... tu pure, però, scrivere certe cose su Lad ! ... c'eravamo preoccupati, ecco... -
- Quali cose ?... questa ? Ma figuratevi, era solo un racconto di fantasia. -
Guardò in faccia i suoi amici titubanti e confusi
- Non mi dite che voi... oh no, non posso crederlo.... voi, ah ah, mio dio... ma siamo seri ! -
E se ne andò ridacchiando e scuotendo la testa, mentre dietro di lui il mormorio andò aumentando in un crescendo impetuoso.
Nella confusione generale, qualcuno ne approfittò per scolarsi una birra.
[ author: Shelburn Kenderman ]
- Ah - borbotto' Archangelsson , lisciandosi la barba - anche oggi agnolotti al tartufo.... ti diro', caro Clemente Ugvalsson , a me questa storia del piatto partenopeo mi sa tanto di una bufala -
- Piatto partenopeo, eh ? Quel mascalzone di Shelburnsson si e' rotolato dal ridere, altro che piatto partenopeo ! -
- Ah si ? Mi pareva strano, infatti, i tartufi, a piazza Plebiscito... che storia incredibile ! -
- Infatti e' un piatto piemontese. -
- Vatti a fidare di questa gente ! -
- E guardalo là, anche oggi si e' fatto una mangiata pantagruelica... ha bevuto birra a fiumi, non ha ritegno... e dopo una mangiata cosi', mi sa che avrà' un sonno tormentato... -
- Eh si, son sicuro che avra' problemi a digerire tutte le bubbole che si e' strafogato -
- Guarda... ha lo sguardo sperduto ed annebbiato... si e' alzato, si avvia pesantemente a dormire -
- Farebbe bene a farsi una bella passeggiata lungo il canale, vedrebbe paesaggi distensivi e piacevoli, e digerirebbe quello che ha mangiato... no, va direttamente a dormire, che incosciente ! -
- Dopo tutte quelle legende, quei miti nordici che sono stati raccontati a tavola, non mi stupirebbe che se li sognasse, eh eh -
- Soprattutto quella storia del lupo Fenrir era impressionante... quel lupo feroce, figlio di Loki e della gigantessa Angrbodha, quello che si e' mangiato la mano del dio Tyr... che storia ! -
- E poi il , mago Dellestell, ha raccontato una profezia su una specie di opera teatrale che dice che vedranno i Vichinghi futuri di Lad ... "dio per una settimana", o qualcosa del genere... ah, penso che tutti vorrebbero vivere un'esperienza del genere -
I due amici si allontanarono, mentre Shelburnsson , caduto in un sonno profondo, ronfava sonoramente.
Ma se qualcuno avesse potuto vedere il suo sogno, sarebbe rimasto molto sorpreso.
...nel prato verde si inseguivano allegri dei bambini giocosi, li dove finiva l'arcobaleno, e sorgeva imponente il grande e bellissimo frassino Yggdrasill, i cui rami e le cui chiome coprivano tutto il cielo. I cervi passeggiavano tranquilli, la capra brucava l'erba e il gallo osservava l'aquila volteggiare nel cielo. Lo scoiattolo Ratatosk, che tutto il giorno andava su e giu' per il frassino, si fermo' curioso a guardare quell'uomo robusto che ronfava...
In quel momento pero' avvenne qualcosa di straordinario... un soffio divino aleggio' nell'aria, e una figura maestosa si avvicino' al Vichingo di Lad :
- Shel, Shel , apri gli occhi ! -
- Lasciatemi dormire - borbotto' l'ingordo commensale, girandosi dall'altra parte - Ho sonno ! -
- Non puoi dormire, ora che il destino del mondo dipende da te ! -
- Dipende cosa ? - Apri' gli occhi e si stroppiccio' le palpebre, incapace di recuperare lucidità' - Chi sei ? -
- Sono il dio Tyr, alzati, che ti devo parlare ! -
- Cosa ? Sei un dio dei trasportatori, per caso ? -
- Un'altra battuttaccia del genere e ti spezzo le cosce ! -
- Oh dio ! -
- Guardami, non mi riconosci ? -
- A dir la verità'... no ! ...dovrei ? -
- Come dice la gente quando si parla di chi e' superiore e non ha paura di nulla ? -
- Dicono "gagliardo come Tyr" -
- E come dicono quando uno e' sommamente sagace ? -
- Dicono che e' "accorto come Tyr" -
- Vedi che mi conosci ? Io sono Tyr, figlio di Odino, il piu' coraggioso, il piu' saggio, il piu' audace degli dei. Di me si dice giustamente che ho grande potere sulla vittoria in guerra. Tutti i guerrieri mi invocano in battaglia. E per questo qualcuno mi paragona al dio romano Marte, ed a me e' dedicato il martedi... -
- Ma perche' ti chiamano il dio monco ? Essendo un dio della guerra, la mano ti servirebbe, per combattere. -
- Questa e' una lunga storia, che ora sta per ripetersi. -
- Ah davvero ? -
- Si, ed e' per questo che mi serve il tuo aiuto -
- Il lupo Fenrir non lo avete forse legato ? Si e' liberato, per caso ? -
- Peggio. molto peggio... due lupi, che singolarmente sarebbero delle brave persone, Lupettsson e Luposson Solitario , per una magia maligna, si sono fusi in un'unica bestia orrenda, il lupo Ladsson! -
- Oh, mamma mia ! E come e' possibile ? Hanno idee opposte, mica possono andare d'accordo ! -
- Questo e' il dramma, e la causa della schizofrenia di questa bestia feroce... ognuno vuole farle fare quello che dice lui, e l'animale mostruoso si strugge e si dimena per l'insopportabile lotta e sofferenza intestina -
- Davvero drammatico ! -
- E non e' finita qui. Il mago nero che ha voluto tutto questo, ci ha ficcato altri personaggi, come Zaquinisson , Eunuksson , e tanti altri... cloni e anticloni... mandando in tilt quel poco che rimaneva di umano in quella bestia terribile ! -
- E come fermeremo tutto questo ? -
- Incateneremo il lupo cattivo come già' riuscimmo ad incatenare il lupo Fenrir ! -
- Ma questo ti costo' la mano ! -
- Appunto, per questo mi serve un guerriero coraggioso come te: ti nomino dio vichingo per una settimana... il tempo di incatenare il lupo Ladsson! -
- A chi ? A me la mano serve, devo scrivere, mangiare, eccetera eccetera... cercati qualcun altro ! -
- Non oserai dire "no" al dio Tyr ?! -
- Ma anche se fosse il dio treno... vade retro -
Tyr incomincio' a rabbuiarsi, ed accarezzo' nervoso la sua spada... ma poi, visto che era un dio sagace, decise di ricorrere all'astuzia, per convincere il fiero guerriero umano... ma questo ve lo raccontero' appena possibile...
[ author: Shelburn Kenderman ]
Mentre Shelburnsson si girava dall'altra parte, cercando di riprendere sonno, Tyr si rivolse a qualcuno (...mistero !), e incominciò a parlottare. Quanto tempo passò poi ? E chi lo sa ? Dice giustamente Alberto Einsteinsson che il tempo è relativo, e voi ne avete la prova. Quanto tempo è passato da quando Tyr ha deciso di convincere il vecchio crapulone dormiglione ? Eh già, eccoci a continuare la storia, continuando sempre dallo stesso sogno !...dunque, dopo un certo tempo, Tyr torna alla carica
- Shel , svegliati, il Mondo ha bisogno di te ! -
- Ma il Mondo non potrebbe farsi aiutare da Giancosson o da Fra Poncinosson ? -
- Giancosson, forte ed esperto di Arti Marziali com'è, capirei pure, ma Fra Poncinosson che c'entra ? Mica speri che possa convertirlo, eh ? -
- E perché no ? Sai mai questi frati, a volte loro co' sti lupi ci sanno fare... -
- Baaasta, e che simbolo di Frey ! (Che poi gli esperti di mitologia nordica capiranno cosa intendo dire). Non puoi rifiutarti di aiutare il Mondo ! -
- E perché mai ? -
- Perché - intervenne Cinziatortir , sbucando da dietro la schiena del dio - chi non aiuta il Mondo, non assaggia questa torta ! -
- Eeeeh ? - Shelburnsson guardò la più imponente cascata di panna e fragole della sua vita, con pan di Portogallo... -
- Di Spagna, si chiama di Spagna - precisò Ilariadottir
...insomma, una roba, ma una roba, che chiunque sarebbe svenuto almeno cinque volte.... né il nostro amico poteva sostenerne la vista.
"Beh" pensò il prode guerriero " ma chi l'ha detto che devo per forza perderci una mano ? Magari riesco ad essere più furbo del lupo" e, fattosi forza, sospirando concluse
- D'accordo, vado, ma voglio un assaggio prima, per mettermi in forze.... sapete, sti lupi sono così forti ! -
Gli dettero dunque un contentino e poi lo spinsero, un po' titubante, verso la zona dove dimorava il feroce lupo.
Mentre lo trascinavano a fatica, il poveretto cercava lumi
- Spiegami meglio questa storia di questa bestia.... dico quella che ti è costata la mano, il lupo Fenrir -
- Quando gli dei vennero a sapere che i figli di Loki e della gigantessa Angrbodha, il lupo Fenrir, il serpente di Midhgardhr e Hel, venivano allevati nella terra dei giganti, Iötunheimr, e vennero a conoscenza della fatale profezia... -
- Quale profezia ? C'è forse ancora una volta lo zampino di il Mago Dellestell ? -
- No, no, questa è una profezia molto, ma molto antica, che annunciava gran danno agli dei da quella vil razza bastarda, da quella progenie del demonio... se così posso chiamare Loki, visto che da questo dio mal riuscito è disceso quasi ogni male a noi dei Asi e dei Vani -
- E perché lo tenete con voi ? -
- Che vuoi farci ? Non ci può essere il Bene senza il Male. E così lo sopportiamo, quel cattivone. E poi ogni tanto lo costringiamo ad aiutarci -
- E allora, quando avete saputo della profezia, che avete fatto ? -
[ author: Shelburn Kenderman ]
- Che potevamo fare ? - Tyr si guardò le unghie cercando di darsi un'aria indifferente - Dovevamo pur liberarcene in qualche maniera, no ? -
- Non mi dite che... -
- Calma ragazzo. Data la gravità del pericolo, fu Allfödhr stesso a prendere in mano la situazione... -
- All chi ? Non sarà mica parente di Al Caponesson , costui ? -
- Ma che dici, ignorante ? Egli è il sommo e il più vecchio degli dei ! E il suo nome, nella nostra lingua, significa, come sai bene, "padre di tutti" -
- Somiglia a "All-father", in effetti -
- Eh. Lo vedi che è facile ? -
- Ma è vero che costui ha avuto dodici nomi ? -
- Si, e con le varianti, anche di più. Vuoi che te li elenchi tutti ? Herian, Nikarr, Nikuz.... -
- Basta, basta, per favore. Ma dov'è ora questo dio così importante, cosa può fare, cosa ha compiuto di grande ? -
- Ah, egli vive in tutti i tempi e governa tutto il regno e tutte le cose, grandi e piccole. E' lui che ha forgiato il cielo, la terra, l'aria ed ogni cosa... ma la sua opera più importante è stata la creazione dell'uomo. -
- Beh, visto che c'era, non lo poteva fare un po' meglio ? -
Tyr gli dette un'occhiataccia
- Va bene, va bene, scherzavo. -
- ... e gli ha dato l'anima - continuò Tyr - che vivrà eterna, anche se il corpo diventa polvere o cenere -
- Vuoi dire che siano sepolti o inceneriti ? -
- Si. E coloro che hanno vissuto nel giusto andranno nel Víngólf... -
Qui Shelburnsson si trattenne dal dire una delle sue, visto che Tyr non sembrava disposto a tollerare battute, parlando di un personaggio così importante
- ... detto anche Gimlé - stava proseguendo il dio vichingo - mentre i malvagi andranno nel Hel, e di là nel Niflhel... -
- Una specie di inferno, mi par di capire -
- Si, sprofondàti nel nono mondo ! - esclamò Tyr con voce tonante, che fece venire un brivido al Vichingo di Lad , che con mano tremante aggiunse l'accento alla parola "sprofondati" che non ne avrebbe avuto bisogno.
[ author: Shelburn Kenderman ]
- Ma insomma - chiese Shelburnsson con aria incerta - che fece, infine, questo sommo dio, Allfödhr ? -
- Mandò a prendere i figli di Loki,e quando gli furono davanti, afferrò il serpente di Midhgardhr e lo gettò nel mare profondo che circonda tutte le terre -
- E il serpente annegò ? -
- Al contrario, crebbe a dismisura fino a circondare col suo corpo tutta la terra, tanto che con la testa si morde la coda -
- Roba da gatti ! - ridacchiò per un'istante il matacchione di Lad , ma subito dovette tornar serio
- Poi Allfödhr afferrò Hel e la scagliò nel Niflheimr, dandole potere su nove mondi, dove lei accoglie coloro che muoiono per malattia o per vecchiaia, e dà loro dimora. -
- E come la si può riconoscere ? -
- Oh, non puoi sbagliare, è per metà livida e per l'altra metà colore della carne, e ha lo sguardo, torvo e crudele, rivolto verso il basso. -
- ...incoraggiante -
- Ella ha laggiù grandi possedimenti, cinti da siepi altissime, e grandi cancelli. La sua sala si chiama Éliúdhnir, e il suo piatto si chiama "Fame" (Hungr), e il suo coltello "Carestia" (Sulltr)... i suoi servi si chiamano "Ozioso" (Ganglati) e "Sciatta" (Ganglöt). La soglia d'entrata si chiama "Pericolo Incombente", e il suo giaciglio "Letto di Morte", ed ha una cortina intorno, che si chiama "Disgrazia Abbagliante"... -
- E te pareva !... sto posto incomincia a piacermi poco, credo che l'agriturismo che scelse Clemente Ugvalsson , dopo tutto, sia senz'altro meglio. -
- Restava il lupo... -
- Giusto lui ! -
- Gli Asi lo portarono presso di loro, ma soltanto io avevo il coraggio di andare da lui per dargli da mangiare. Ma quello cresceva di giorno in giorno, e tutte le profezie confermavano che era destinato alla nostra rovina. -
- Allora lo portaste al canile municipale... ? -
- Decidemmo di fare una catena robustissima, che chiamammo Lœdhingr, e la portammo al lupo -
- E lui si lasciò legare tranquillamente ? -
- Astutamente gli dissi "Su bello, mostraci la tua forza. Spezza questa catena. E' cosa certamente facile per te !" -
- ... e invece ? -
- Invece fu proprio facile, e la spezzò al primo sforzo. -
- Oh, mamma mia ! -
- Allora facemmo una seconda catena, robusta il doppio, che chiamammo Drómi. E con quella tornammo dal lupo. Anche questa volta non fu difficile convincerlo, blandendo la sua vanagloria e il suo orgoglio di lupo fortissimo "Bello, sono sicuro che diventerai famoso davvero se spezzerai anche questa catena. Facci vedere la tua possanza, la tua forza, la tua incontenibile energia " -
- ... e lui ci cascò ? -
- Certo che ci cascò -
- Oh bene. E la catena resistette ? -
- Quando fummo pronti, lui si scosse, sbatté la catena contro il suolo, la scosse violentemente e con grande sforzo la spezzò con tale violenza che i frammenti volarono lontano. -
- Cosi si liberò anche di Drómi ? -
- Si, ma con grande sforzo, tanto che da allora, tra noi Vichinghi si usa dire "si scioglie da Lœdhingr" o "si strappa da Drómi" quando qualcuno persegue qualcosa con tutte le sue energie. -
- Ah, già, vero, vero - ammise Shelburnsson
[ author: Toskosson ]
Lettera originale [ author: Shelburn Kenderman ]
(...)
- Ah, giò, vero, vero - ammise Shelburnsson
Shel, sei mitico
Toskosson
[ author: Shelburn Kenderman ]
Grazie, Toskosson
- Ma insomma, siete riusciti o no a incatenare questo lupo ? -
- A dir la verità, stavamo incominciando a temere di non poterci riuscire. - Tyr appoggiò la testa sulla spalla dell'umano, come se volesse piangere
- Su, non dovete scoraggiarvi così, proprio voi, dei così potenti ! -
Tyr subito si riscosse, riassumendo la sua aria solenne ed autorevole
- Allfödhr mandò Skírnir nel paese degli Elfi Scuri, presso certi Nani... -
- Un momento, chi è questo Skírnir ? -
- Il messaggero di Freyr -
- Freyr ? -
- Ma sì, il fratello di Freya, figlio di Niördhr. Freyr è il dio dell'abbondanza e della ricchezza, signore della pioggia che nutre la terra, del sole che scalda, della natura che produce fiori e frutti... vuoi che te ne mostri l'immagine ? -
- No, grazie, no, per carità. Ho ben capito a chi ti riferisci -
- Viene rappresentato con un enorme fa... -
- Zitto per carità, o qui ci censurano ! -
- Dunque, dicevo, questo Skírnir fece preparare dai Nani il famoso laccio che si chiama Gleipnir, che è fatto di rumore di gatto, barba di donna, radici di montagna, tendini d'orso, respiro di pesce e sputo d'uccello. -
- E questi Nani prepararono un laccio usando questi ingredienti... però ! -
- Beh, sai, non si tratta di semplici nani. Questi nacquero all'inizio del mondo, dalla carne del gigante Ymir... -
- Un momento, questo Ymir l'ho già sentito -
- Ma certo, Ymir era un gigante malvagio, nato dal ghiaccio impregnato di veleno, e per questo fu ucciso, e Odino e i suoi fratelli portarono il suo corpo nel Ginnungagap, cioè nel nulla, nel vuoto, nell'abisso primordiale, e dalla sua carne fu creata la terra... -
- Doveva essere grandino, eh ! -
- Puoi ben dirlo. Del resto era un gigante. E il mare fu creato dal suo sangue... -
- Il mar Rosso ? -
- Tutto il mare, tutto il mare ! Dalle sue ossa furono fatte le montagne, e dai capelli gli alberi e le foreste, e dal cranio il cielo, e dal cervello le nuvole... -
- Doveva essere un po' distratto, questo gigante, eh ! -
- ...e le sue sopracciglia furono usate per costruire un'enorme muraglia circolare intorno alla terra destinata agli uomini, Midhgardhr, che vuol dire "Recinto di mezzo". Dei vermi poi uscirono dal corpo di Ymir e gli dei vollero che assumessero aspetto e intelligenza umani. Questi sono appunto quei piccoli esseri che si chiamano Nani, e che hanno contribuito all'ordinamento del Cosmo, perché quattro di loro sorreggono la volta del cielo -
- Sono forse quelli che hanno per nome i quattro punti cardinali ? -
- Esattamente, Austri, Vestri, Nordhri e Sudhri -
- Ah, e per questo che non si vede chi regge il cielo, perché sono dei nani, eh eh ! -
- I Nani vivono sottoterra, perché temono la luce del sole... dicono che li potrebbe pietrificare, e sono i guardiani dei tesori della terra, cioè dei metalli -
- In effetti si dice che siano fabbri abilissimi -
- Puoi ben dirlo, sono loro che hanno fabbricato molti dei gioielli e delle armi degli dei. -
- Dicono pure che siano molto sapienti -
- Certamente, e questo è dovuto al loro stretto rapporto con la terra. E conoscono anche la magia -
- Straordinario, sono sicuro che il mago Dellestell vorrà conoscerli ! -
- Si, furono dunque loro, dicevamo, che fabbricarono il laccio Gleipnir, una corda liscia e morbida come un nastro di seta, ma solida e straordinariamente forte. -
- Se questo laccio è così straordinario come dici, sarà il caso che, mentre tu continui la tua storia, anche noi di Lad ne fabbrichiamo uno simile, per incatenare il tremendo lupo Ladsson-
- Si, mi sembra un'ottima idea, ma tu conosci Skírnir, sai dove trovarlo ? -
- ...ehm, il fatto è che lui, come dici, è il messaggero di Frey, che è uno degli dei Vani... e sai, noi, con gli dei Vani non abbiamo una gran confidenza... -
- Conosci meglio gli dei Asi ? -
- Di quelli piccoli, gli Asini , ne conosciamo molti, ma molti, fin troppi... ma gli Asi grandi, proprio, in verità... ehm... al momento ci mancano... -
- Almeno sapresti trovare i Nani ? -
- Ti dirò. In realtà non ne ho bisogno, risolverò a modo mio. -
- E cioè ? -
- Emmegidottir e Tinoköttur mi procureranno il rumore dei passi di gatto... e che ci vuole, per loro ? Questo è facile. Basta che lo registrino... eh eh, come la fanno difficile questi Vichinghi antichi, eh ? -
- Non mi sembra regolare... tu vuoi usare qualche incantesimo, qualche magia dei tempi di Lad ... della terra di Ladheimer ! -
- Ladheimer ? -
- Eh eh, - confermò con orgoglio il buon dio vichingo - questo termine l'ho inventato io - e si fece tutto rosso in viso per la contentezza
- Per la barba di donna, nemmeno la vedo difficile... tra Gurusson&Figodottir (o viceversa... non son fatti miei), Filippodottir e tanti altri, qualcuno si troverà che sarà così gentile da collaborare -
Tyr sembrò che volesse esprimere una sua opinione... ma borbottò qualcosa di incomprensibile tra i denti e si sedette, stancamente
- Per le radici di montagna, al momento non saprei, ma conto sull'aiuto dei miei valorosi Vichinghi di Ladheimer -
Tyr rialzò il viso ed aguzzò le orecchie a sentir nominare il nome che aveva inventato lui
- Per i tendini, conto sull'aiuto di Orsobrunosson e Orsopelososson . -
- E come te la cavi col respiro di pesce e con lo sputo d'uccello, eh ? ...eh ? - Tyr sembrava aver ripreso tutto il suo vigore.
- Beh, ci penserò, e qualcosa troverò. Ora vai avanti tu, con la tua storia. -
Created by Vlad Vasiliev on 10 Sen 2003